Per i
genitori
Promozione allatta­men­to al seno Svizzera

Raccomandazioni per gli specialisti sull’uso del ciuccio per i bebè sani

(documento PDF/ altri lingue)

L’essenziale in breve

Il ciuccio, anche detto succhietto o ciucciotto, è ampiamente diffuso nel mondo industrializzato e viene considerato come un’irrinunciabile forma di consolazione per il bebè. I bambini si calmano e si addormentano succhiando. La decisione di dare il ciucco a un bambino spetta unicamente ai genitori. Per sviluppare una comprensione dei bisogni del bebè e poter prendere una decisione informata riguardo all’uso del ciuccio, le informazioni specialistiche aggiornate sono preziose e importanti. Per succhiare il ciuccio il cavo orale deve adattarsi al corpo estraneo rigido, non plasmabile e preformato. Le diverse sensazioni in bocca possono influenzare il modo di succhiare, che a sua volta può portare a una modifica del comportamento di suzione, a una poppata insufficiente e a problemi di allattamento. La suzione estesa e prolungata del ciuccio può causare in un secondo tempo problemi di allineamento dentali e di postura della mandibola nonché disturbi dell’articolazione. Un bebè dovrebbe avere sempre la possibilità di stare con la bocca libera. In questo modo il cavo orale e il volto possono rilassarsi, il bebè può articolare dei suoni, comunicare verbalmente e scoprire e percepire le sue mani e le differenze dell’ambiente che lo circonda attraverso la sensibilità delle labbra, con un effetto positivo sull’interazione con l’ambiente circostante.

Raccomandazioni attuali [10]

  • L’allattamento al seno è la misura di prevenzione principale di diverse malattie e rischi, per cui ci si dovrebbe concentrare sulla riuscita della relazione di allattamento e pertanto introdurre il ciuccio solo dopo che l’allattamento è consolidato.
  • Il ciuccio non dovrebbe essere la prima misura a cui ricorrere per tranquillizzare un neonato irrequieto. Attenzione, contatto fisico, prenderlo in braccio e altre possibilità sono i primi accorgimenti a cui ricorrere per calmarlo. I bambini allattati al seno dovrebbero poter soddisfare in questo modo non solo le necessità alimentari, ma anche il bisogno di succhiare. Si sconsiglia di limitare il tempo trascorso al seno oppure regolare o impedire la suzione al seno senza scopo nutritivo.
  • Se si usa un ciuccio, andrebbe fatto in modo responsabile e consapevole. L’utilizzo dovrebbe seguire il principio «quanto necessario ma il meno possibile».
  • I bambini non allattati al seno dovrebbero ricevere un ciuccio per rilassarsi e addormentarsi, a condizione che lo accettino volentieri.
  • Il ciuccio non va mai imposto e nemmeno rimesso in bocca quando cade fuori.

Informazioni approfondite

I bebè hanno un innato bisogno di succhiare che va oltre la necessità di alimentarsi. L’atto del succhiare e il movimento della suzione aiutano il bebè a regolare i propri bisogni, a rilassarsi e ad addormentarsi. Succhiando si produce saliva, che aiuta il processo di digestione. La suzione contribuisce inoltre a formare e rafforzare le strutture del viso influendo pertanto sulla respirazione, sulla masticazione, sull’articolazione delle parole e sul futuro aspetto. Succhiando dal morbido e plasmabile seno materno si attiva e si allena l’intera muscolatura del viso. Il seno si adatta in modo ottimale alla forma della bocca [1]. La bocca del bebè è inoltre a diretto contatto con la pelle della mamma. Si scambiano microorganismi, si stimolano gli ormoni materni per la produzione del latte e si attiva il riflesso di emissione del latte. L’allattamento a richiesta e il passaggio durante l’allattamento dalla suzione nutritiva, di allattamento, alla suzione non nutritiva, di rilassamento, contribuisce a regolare la quantità di latte.

Nei primi giorni dopo la nascita, quando il neonato impara a succhiare il latte dal seno materno, l’uso di un ciuccio può influenzare il comportamento di suzione. Succhiando il ciuccio il cavo orale deve adattarsi al corpo estraneo rigido, non plasmabile e preformato. Le diverse impressioni e sensazioni in bocca possono modificare la sequenza dei movimenti di labbra, lingua, mascella e muscolatura e può accadere che il bebè non riesca pertanto a svuotare efficacemente il seno materno, assumendo troppo poco latte. Di conseguenza per la madre l’allattamento può essere doloroso e portare a capezzoli dolenti. Ci sono anche neonati che, nonostante il senso di fame, si placano con il ciuccio e pertanto non coprono tutto il loro fabbisogno alimentare. Questo può provocare ingorghi di latte, minore produzione di latte e minore aumento di peso del bebè, spingendo le donne ad allattare meno a lungo i propri figli con il solo latte materno [2].

La suzione estesa e prolungata del ciuccio può avere ampi effetti. Il corpo estraneo modifica le strutture e i rapporti di pressione nella cavità orale (bocca, naso, gola).. Possono insorgere con maggiore frequenza otiti medie e possono verificarsi problemi di allineamento dentali e di postura della mandibola [3] [4]. Quando il bebè ha in bocca il ciucco, le labbra non riescono a chiudere completamente la bocca. Inghiottire la saliva è più difficile e la posizione di riposo della lingua cambia. Il ciuccio in bocca impedisce l’articolazione dei suoni e il contatto delle labbra con la pelle, le mani e l’ambiente.
I neonati hanno esigenze e temperamenti diversi. Se ogni pianto viene interpretato come il bisogno di succhiare e placato con un ciuccio, si tralascia di considerare altri bisogni: fame, contatto fisico, essere presi in braccio, vicinanza, rassicurazione, cambiamento, pannolini puliti nonché articolazione dei suoni e comunicazione, relazione, contatto visivo ecc. [5].

Se un neonato non può soddisfare l’esigenza di succhiare e poppare al seno materno, ad esempio a causa di una separazione mamma-bambino, grande irrequietezza, ferite ai capezzoli e/o mancanza di informazione, disponibilità/comprensione della madre oppure se non viene allattato al seno, è importante riflettere se in simili situazioni è un bene proporre il ciuccio [6].

L’uso del ciucco per i bambini allattati al seno è fonte di opinioni controverse. Non è ancora stato chiarito in modo definitivo se dare il ciuccio disturbi di principio l’allattamento. Esistono degli studi al riguardo per entrambe le posizioni [7] [8] [9]. L’uso occasionale del ciuccio nei casi dove l’allattamento è ben consolidato e prosegue senza problemi non sembra avere alcun effetto negativo sull’allattamento. Tuttavia se esistono già dei problemi di allattamento, proporre il ciuccio al neonato può peggiorare la situazione.

Esistono ciucci in molti design, forme, materiali e dimensioni. I produttori li descrivono con molte caratteristiche diverse: adatti alla mascella, fisiologici, simmetrici, flessibili, anatomicamente corretti, funzionali, naturali, di aiuto allo sviluppo della cavità orale, morbidi come seta, inodori e insapori, resistenti ai morsi e agli strappi ecc. In base alle raccomandazioni attuali degli specialisti (dentisti, logopedisti) queste affermazioni sono fuorvianti. Non esiste alcun ciuccio perfettamente sicuro. Tutti i ciucci sono un corpo estraneo in bocca al bambino. Il ciuccio dovrebbe essere il più possibile piatto, morbido, flessibile e leggero (senza anello). Inoltre, quando è in bocca non dovrebbe essere attaccato a una catenella [11].

Il ciuccio utilizzato come ausilio per addormentarsi può avere un effetto protettivo contro la SIDS (sindrome della morte in culla), come hanno dimostrato vari studi [12]. Finora tuttavia non è chiaro il meccanismo d’azione, come pure la questione se il ciuccio ha un effetto protettivo anche per i bambini allattati al seno. Al contrario è sicuro che l’allattamento al seno in sé costituisce un fattore protettivo dalla SIDS [13].

Altro punto controverso di cui si discute è il momento giusto per disabituare il bambino al ciuccio. La linea di confine tra esigenza e abitudine è sottile. Il succhiare il ciuccio per abitudine può portare a problemi di allineamento dentali e di postura della mandibola nonché a disturbi dell’articolazione. Molti fattori giocano un ruolo al riguardo, in particolare l’intensità, la durata e la frequenza dell’uso del ciuccio. Un bebè dovrebbe avere sempre la possibilità di stare con la bocca libera. Il cavo orale e il volto possono rilassarsi, il bebè può articolare dei suoni, comunicare verbalmente e scoprire e percepire le sue mani e le differenze dell’ambiente che lo circonda con la sensibilità delle labbra. Questo ha un effetto positivo sull’interazione del bebè con l’ambiente circostante.  

Autrice: Therese Röthlisberger, consulente per l’allattamento e la lattazione IBCLC in collaborazione con la Commissione scientifica di Promozione allattamento al seno Svizzera


Fonti


[1] A Newborn’s Anatomy – Aids in Breastfeeding

[2] Non-nutritive sucking with a pacifier: Pros and cons

[3] Prävention orofazialer Dysfunktion im Spannungsfeld von Kieferorthopädie und Logopädie

[4] The effect of Pacifier sucking on orofacial structures: a systematic literature review

[5] Möglichkeiten ein Baby zu beruhigen

[6] Predictors of and reasons for pacifier use in first-time mothers: an observational study

[7] A Comprehensive Review of Evidence and Current Recommendations Related to Pacifier Usage

[8] UNICEF/WHO baby-friendly hospital initiative: does the use of bottles and pacifiers in the neonatal nursery prevent successful breastfeeding? Neonatal Study Group

[9] Pacifier use and interruption of exclusive breastfeeding: Systematic review and meta-analysis

[10] Europäisches Institut für Stillen und Laktation

[11] Zu Form und Grösse eines Schnullers hat die Logopädin Mathilde Furtenbach gemeinsam mit der Universität für Pädiatrie Innsbruck hilfreiche Informationen zusammengestellt, die für Eltern und Fachpersonen zur Verfügung stehen.

[12] Pacifier use and SIDS: evidence for a consistently reduced risk

[13] SIDS and Other Sleep-Related Infant Deaths: Expansion of Recommendations for a Safe Infant Sleeping Environment

Una pagina informativa in tedesco sull’uso del ciuccio / sull’effetto calmante della suzione è disponibile sulla homepage di La Leche League International come pure molte altre fonti.


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